L'EDITORIALE DI BEPPE GRILLO

Da Mosca Scajola ci spiega che l’Alitalia
ripartirà. Serve solo del buon marketing.
In pratica l’arte di vendere le balle. E’
sufficiente avere il controllo dei media.
Niente da dire. Berlusconi si è fatto così.
I piloti non aderiscono alla cordata di
Colaninno. Lui tira dritto. Volerà con il
pilota automatico e con i passeggeri
virtuali. E’ il marketing, bellezza. Intanto,
il ragioniere di Mantova, ha piazzato la
zampata del fuoriclasse. Nel tira e molla,
firmo e non firmo, ha mollato i 300 milioni
di prestito ponte alla “bad company”
Alitalia. Quindi allo Stato, quindi a tutti
noi. L’imprenditore italiano si vede nel
momento del bisogno, il suo. Allora,
arrivano i soldi, i nostri. E’ come la
cavalleria americana, con, al posto di
soldati e trombettieri, pregiudicati,
condannati, ex detenuti. Le cavallette a
cavallo. L’Alitalia perde passeggeri ogni
giorno che passa. Chi si fida più a
volare? E se l’ENI tagliasse il
carburante? Meglio il trasporto su strada.
Basta chiudere gli occhi, ascoltare
“Volare” di Domenico Modugno per
cinque ore e farsi il viaggio da
Roma–Fiumicino a Milano–Linate su un
pullman extra lusso con il brand Alitalia.
Un “point to point” sulla “good company”
“on the motorway”. Una volta eravamo
“Poveri, ma belli”, oggi siamo ancora
poveri, ma pirla. Il marketing ci salverà, è
bello essere in una dittatura, ma vivere in
una grande democrazia.

BEPPE GRILLO