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martedì 4 novembre 2008

Federalismo all'incontrario


DAL SITO DI ANTONIO DI PIETRO


Le parole del rettore del Politecnico di Milano, Giulio Ballio, erano prevedibili vista la direzione della riforma per gli Atenei. Sono state parole importanti ed è giusto ripeterle: “Ridurre il finanziamento pubblico alle Università significa far morire i nostri atenei. Il nostro rischia la chiusura”. Stiamo parlando del fiore all’occhiello del nostro Paese.
Se chiudono le università come il Politecnico di Milano e di Torino, e molte altre università che accolgono ragazzi da tutto il mondo, se si taglia il futuro, l’alternativa per i nostri ragazzi è l’espatrio. Ridurre il finanziamento pubblico agli Atenei non è accettabile. Si possono ottimizzare i fondi, incrementare portandoli ai livelli del resto d’Europa, ma non tagliare.
I tagli da effettuare agli sprechi sono moltissimi: dalle province, alle auto blu, ai finanziamenti pubblici all’editoria e agli amici di Silvio Berlusconi. Si, perché all’amico Scapagnini, ex sindaco di Catania, comune fallito, questo governo ha elargito la somma di 140 milioni di euro a fondo perduto, lo stesso governo che, utilizzando la faccia del ministro Gelmini, allo stesso tempo taglia al Politecnico di Milano 40 milioni di euro. Questi sono i miracoli di un federalismo all’incontrario.

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