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giovedì 17 aprile 2008

La mafia conferma il suo potere

tratto da http://www.danielemartinelli.it/

La mafia vatican-berlusconiana ha vinto. Ha sancito il suo status di dominus sull’Italietta distratta dai reality, favorita da splendidi assist della sinistra. Che ora riposa in panchina.
Ha vinto la Lega Nord, evoluzione del nuovo fascismo pedemontano, federale di facciata ma fedele alla miglior tradizione “romanladrona” grazie ai 70 miliardi di tangente del Nano. Nonostante 15 anni di presenza la Lombardia rimane la regione più tartassata d’Italia, mentre i cittadini, veri federali, s’arrangiano coi referendum per cambiare regione. La Lega può ricevere solo inchini dal piduista, espressione liftata della Casta mafiosa e corrotta. E’ grazie al capo chino dell’ex ministro dell’ingiustizia Roberto Castelli se la cosca berlusconiana è al riparo dalle patrie galere.

Castelli ora si candiderà al posto di Formigoni qui a Milano. Darà voce alla Lega che predica coi “serenessimi dialetti” ma razzola in romanesco. Sono le frasi dei leghisti come il trevigiano Gentilini che cavalcano gli umori degli imprenditori arricchiti: “ai stranei mè sparaga come tati oseleti” rimane una sua riflessione celebre.La Lega traduce in “devolution” l’insicurezza percepita, ben diversa da quella reale visto che i reati contro la persona sono calati rispetto a 5 anni fa. La Lega rappresenta lo scudo morale dell’Italia a maggioranza religioso-scaramantica: quella che individua in “Striscia la Notizia” fenomeno di costume prima di sciropparsi i Pippo Baudo e le Paole Perego.

Leghisti sono i sindaci pratici di Caravaggio (BG) e Cittadella (PD) che vietano la residenza agli stranieri senza reddito o non sposano gli immigrati col permesso. Il piduista ringrazia il loro operato sottobanco con una dose di sensazionalismo cavalcato ad arte e a iosa dalle sue televisioni.Senza i voti della Lega il Pdl avrebbe si e no un punto di vantaggio sul Partito democratico. Che ora si prepara a 5 anni di comoda opposizione relegando a ruolo di “radicali” gli uomini di Di Pietro che rappresentano un considerevole frangente di italiani fedeli all’etica, alla fedina penale e al merito.

Un partito come L’Italia dei Valori che predica legalità non dovrebbe esistere in un paese civile. Ora dovrà vedersela col centinaio di inquisiti, corrotti o mafiosi che hanno pendenze con i Tribunali poiché a somme fatte, Forza Italia e Alleanza Nazionale hanno incrementato i voti di un punto percentuale rispetto alle politiche del 2006.

Fini finisce alla presidenza della Camera, Silvio Berlusconi farà il premier per 5 anni. Il pallino, o i pallettoni padani, Umberto Bossoli li posiziona in mira alla stecca di Berlusconi. L’affare è fatto. Le multe della par condicio violentata le ripianerà coi rimborsi elettorali, col Lodo Maccanico ancora in vigore che lo metterà al sicuro da tutti i processi. Querela di Antonio Di Pietro compresa!

Berlusconi vuole passare alla storia come uno statista che ha cambiato il suo Paese (cosa che ha già fatto).Berlusconi vuole riformare la Costituzione (cosa che ha già fatto). Berlusconi giura di non andare a letto una sera senza aver realizzato “qualcosa di positivo” (di leggi vergogna ne ha già partorite a decine).Berlusconi metterà a frutto la sua esperienza che sarà decisiva per “l’ammodernamento del Paese”.Berlusconi intende far sparire il pattume dalla Campania e comprarsi l’Alitalia.Berlusconi parla di giovani e famiglie ma la prima Legge vergogna che emanerà sarà il divieto di pubblicare le intercettazioni telefoniche dei politici.
Gli italiani, grazie a Berlusconi portano in Parlamento un centinaio di figuri che hanno condanne e problemi con la giustizia.Berlusconi ringrazia e abbraccia tutti gli italiani: anche quelli che hanno professato il non voto, utile per lui e i suoi amici mafiosi.La mafia ha vinto spodestando destra e sinistra. L’Italia onesta ha perso. Si salvi chi può.

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